In questo periodo di pandemia, con l'arrivo dei vaccini e della luce in fondo al tunnel, molti genitori sono confusi sul da farsi nei confronti dei figli. La domanda "devo far vaccinare mio figlio contro il Covid-19?" è nella testa di tutti noi.
La raccomandazione della commissione per le vaccinazioni è chiara: l'immunizzazione non è attualmente raccomandata per i bambini sani.
Lo Stiko (cosí é abbreviato il nome della commisione tedesca che si occupa dei vaccini) raccomanda quindi la vaccinazione per i minori solo se essi stessi sono particolarmente a rischio di Sars-CoV-2 a causa di condizioni preesistenti o se vivono con persone che potrebbero essere in pericolo se i bambini portano il virus a casa. Ciò perché ogni persona infetta, anche un bambino, e anche se non ha sintomi, diffonde comunque il virus e alimenta la pandemia.
Il problema si fa ancora più grave se i genitori hanno opinioni diverse in merito all'opportunità di vaccinare il figlio minore.
In caso di disaccordo tra i genitori, cosa succede?
Se i genitori non sono d'accordo sul fatto che il loro bambino debba essere vaccinato, è stato già in passato stabilito dalla Cassazione tedesca (BGH), che il potere decisionale possa essere trasferito in esclusiva al genitore che segue le raccomandazioni della Commissione Permanente per le Vaccinazioni (STIKO) presso l'Istituto Robert Koch.
Nel caso in questione, una coppia di genitori avevano discusso sulla necessità delle vaccinazioni per la loro figlia, di cui avevano l'affidamento congiunto. Mentre la madre, con la quale la figlia vive, riteneva che il rischio di danni da vaccinazione fosse superiore al rischio generale d'infezione (che si evitava con il vaccino stesso), il padre era favorevole senza riserve alla vaccinazione del minore.
La Cassazione tedesca (BGH) ha confermato le decisioni dei tribunali inferiori. I giudici hanno ritenuto che una vaccinazione non fosse una questione di minore importanza che la madre potesse decidere da sola in virtù del fatto che fosse il genitore cui era stato assegnato la cura del quotidiano del figlio. Di regola, le questioni di vita quotidiana sono solo quelle che si verificano frequentemente e non hanno gravi effetti sullo sviluppo del bambino. Le decisioni sulla vaccinazione riguardanti i bambini minorenni, d'altra parte, sono situazioni straordinarie che possono avere effetti sullo sviluppo dei bambini.
Il Giudice tedesco ha ritenuto il padre come più adatto a decidere sull'attuazione della vaccinazione sul figlio. Il fattore decisivo è stato considerato il fatto che il padre fosse aperto alla vaccinazione e basasse la sua posizione sulle raccomandazioni della STIKO, che il Tribunale, per giurisprudenza consolidata, ha riconosciuto come standard medico. Le riserve della madre, che temeva un "lobbismo da parte dell'industria farmaceutica e della professione medica", sono state classificate dal BGH come generiche e non degne di tutela. La corte quindi non li ha presi come motivi per ulteriori indagini. Secondo il BGH, pertanto, in caso di disaccordo tra i genitori secondo il § 1628 BGB, la procedura da seguire è quella di trasferire il potere decisionale al genitore che persegue il concetto di soluzione che è più adatto al bambino. Nel caso in questione, dopo aver soppesato tutte le circostanze pertinenti, la Corte federale di giustizia ha ritenuto che questo fosse il padre.
Fonte: BGH, decisione del 3 maggio 2017, Az.: XII ZB 157/16
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