Nuove regole per la strada
11. April 2020
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Nuove norme di circolazione stradale: nessun limite di velocità, ma zone per le biciclette
Buone notizie per i possessori di auto potenti: non è stato introdotto il limite di velocità, ma rafforza i diritti dei pedoni e soprattutto dei ciclisti. Sarà più costoso parcheggiare senza tagliando.
La commissione per l'ambiente aveva proposto l’applicazione di un limite di velocità di 30 km/h nei centri abitati e di 130 km/h sulle autostrade. Ma per ora tutto rimane come prima, ovvero 50 km/h nei centri abitati e nessun limite di velocità in autostrada, a meno che la velocità non venga ridotta sul tratto stradale dalla segnaletica.
Multe più elevate - non solo per i ciclisti e gli e-scooter che viaggiano sui marciapiedi
Fino a oggi i ciclisti o gli e-scooter beccati a correre sul marciapiede pagavano una multa di “soli” 10 Euro, per cui non ci si preoccupava più di tanto di violare il codice della strada. Ora le sanzioni sono aumentate notevolmente: si pagherà tra i 55 e i 100 euro. Saliranno anche le multe per i trasgressori che parcheggiano i loro veicoli senza tagliando di parcheggio, o parcheggiano in seconda fila o in curva, su spazi di car-sharing o davanti agli accessi riservati ai vigili del fuoco oppure ostacola i veicoli di soccorso.
Mantenere una distanza sufficiente in fase di sorpasso
Durante i sorpassi, la "distanza laterale sufficiente" deve essere mantenuta dagli automobilisti ad almeno 1,5 metri in città e 2 metri se fuori dai centri abitati
Distanza di parcheggio dagli incroci
Situazione tipica: a destra della carreggiata c'è una pista ciclabile, il ciclista su di essa vuole andare dritto e attraversare l'incrocio, l'automobilista che e' in arrivo gira a destra e vede il ciclista solo all'ultimo momento - perché le auto hanno parcheggiato fino a poco prima dell'incrocio. Questo scenario porta a molti incidenti, e la modifica di legge estende la distanza da tenersi se si parcheggia davanti agli incroci e alle intersezioni, portandola - se c'è una pista ciclabile a destra della strada – ad otto metri. Questi otto metri devono essere mantenuti fino agli incroci dei bordi della strada e fino a cinque metri dall'inizio dell'arrotondamento dell'angolo.
Gli e-scooter possono anche correre uno accanto all'altro, purché non diventino un ostacolo
Attualmente, il codice della strada stabilisce che "le biciclette devono essere guidate una dietro l'altra; la guida fianco a fianco è consentita solo se non ostacola il traffico”. Se si guida in mezzo alla strada ostacolando i veicoli ci si deve aspettare una multa da 20 a 30 euro. I ciclisti non possono più pedalare uno accanto all'altro in qualsiasi area, ma solamente se formano una "associazione chiusa" (almeno 16 ciclisti) oppure se si trovano nelle piste ciclabili
La novità, tuttavia, è che anche i piccoli veicoli elettrici come le e-bike o gli scooter potranno viaggiare fianco a fianco - anche a fianco dei ciclisti.
Zone ciclabili separate, frecce verdi per i ciclisti
Un’area in cui la bicicletta è il mezzo di trasporto predominante, può essere dichiarata zona ciclistica orientata alle esigenze dei ciclisti. Si tratta di una zona speciale, a cui si applicano regole particolari, come ad esempio una velocità massima di 30 km/h o meno o anche un divieto di sosta sulle corsie di sicurezza per i ciclisti o il divieto di entrarvi con mezzi a motore.
Gli scooter elettrici possono essere parcheggiati ovunque
Gli scooter elettrici parcheggiati su tutti i marciapiedi infastidiscono molti. Possono diventare ostacoli pericolosi per i disabili. Tuttavia, si è deciso che i fornitori di e-scooter non debbano avere un’autorizzazione dei comuni per parcheggiare "veicoli elettrici in miniatura" sul marciapiede. Per il momento, continueremo a trovarli ovunque.
Corsie speciali per autobus
Neppure le auto e le moto con sidecar, che sono occupate da almeno tre persone, potranno utilizzare la corsia speciale dell'autobus. Pertanto, solo gli autobus di linea sono ancora autorizzati a utilizzare le corsie speciali, mentre altri veicoli come taxi o biciclette sono autorizzati a utilizzarle se un apposito cartello aggiuntivo che lo indica.

Il Tribunale di Norimberga, con ordinanza del 16 gennaio 2025, ha disposto l’amministrazione controllata provvisoria nell’ambito della procedura d’insolvenza avviata su richiesta della Auto Plaza GmbH, con sede in Wendelsteiner Straße 6, 91126 Schwabach. Il procedimento è stato registrato con il numero di protocollo IN 22/25. La Auto Plaza GmbH è iscritta nel Registro delle Imprese presso il Tribunale di Norimberga con il numero HRB 24391 ed è rappresentata dal suo amministratore, Jochen Ernst Scharf. L’avvocato Dr. Stefan Oppermann, con studio in Nordostpark 7-9, 90411 Norimberga, è stato nominato curatore fallimentare provvisorio. Il suo compito è quello di tutelare e amministrare il patrimonio della società debitrice, prevenendo un ulteriore peggioramento della sua situazione finanziaria. Il Tribunale ha disposto le seguenti misure per garantire una gestione controllata dell’insolvenza: • Limitazioni patrimoniali: La Auto Plaza GmbH non può disporre liberamente dei propri beni senza l’esplicito consenso del curatore fallimentare provvisorio, ai sensi dell'art. 21, comma 2, n. 2 InsO (Insolvenzordnung – Legge fallimentare tedesca). • Incasso dei crediti: La società debitrice non può più riscuotere crediti. Tale attività è ora di competenza esclusiva del curatore fallimentare provvisorio. • Tutela del patrimonio aziendale: Tutte le misure adottate mirano a preservare il patrimonio della società fallita, evitando qualsiasi modifica pregiudizievole e garantendo una gestione ordinata della procedura fallimentare. La procedura fallimentare provvisoria ha lo scopo di valutare la situazione economica della Auto Plaza GmbH e garantire la protezione dei suoi beni. Nelle prossime settimane, il curatore fallimentare provvisorio elaborerà un rapporto dettagliato, in base al quale il Tribunale di Norimberga deciderà se aprire ufficialmente la procedura d’insolvenza. Le imprese italiane che vantano crediti nei confronti di società tedesche in fallimento devono agire tempestivamente per far valere i propri diritti. Il diritto fallimentare tedesco prevede scadenze e modalità specifiche per l’insinuazione dei crediti nella procedura d’insolvenza. Se la vostra azienda ha rapporti commerciali con una società tedesca insolvente e necessita di assistenza legale per il recupero crediti in Germania, il nostro studio legale italo-tedesco vi offre consulenza specializzata per: • Verificare lo stato della procedura fallimentare della controparte tedesca; • Insinuare il credito nel fallimento secondo la normativa tedesca; • Partecipare alla procedura d’insolvenza, interagendo con il curatore fallimentare per tutelare i vostri diritti. Per una valutazione della vostra situazione e per ricevere supporto legale personalizzato, contattateci oggi stesso.