IL SINISTRO STRADALE IN ITALIA

I danni alla persona sono risarcibili in Italia?

La disciplina giuridica del danno alla persona nel diritto italiano differisce dalla prassi tedesca. In primo luogo, la legge italiana riconosce il "danno biologico".

In un complicato sistema che tiene conto dell'età del danneggiato, del grado di lesione in base a una sorta di tassa sull'arto e di eventuali danni permanenti in base al tipo e alla gravità, vengono calcolati importi di risarcimento notevolmente superiori a quelli riconosciuti in casi analoghi in Germania. È necessario saperlo se, ad esempio, un incidente viene giudicato in un tribunale tedesco secondo la legge italiana!

Esiste anche il danno morale, una sorta di risarcimento per il dolore e la sofferenza, sebbene il danno biologico copra già almeno in parte ciò che si intende per risarcimento del dolore e della sofferenza in Germania. Il danno morale viene utilizzato anche in casi completamente diversi, ad esempio per la richiesta di danni all'immagine di un'azienda.

Per arrivare a un risultato corretto per quanto riguarda il danno biologico, è sempre necessario che la persona danneggiata sia visitata da un medico italiano autorizzato a questo esame.

Le tabelle di risarcimento del dolore e della sofferenza comunemente utilizzate in Germania non sono riconosciute in Italia. Molti tribunali si basano su una tabella pubblicata dal Tribunale Regionale di Milano, che incorpora i parametri di calcolo sopra descritti e li traduce in importi monetari. Tuttavia, questa tabella non è vincolante.

Siete stati vittime di un incidente, a seguito del quale sono sorte controversie sulla responsabilità e sull'ammontare del risarcimento ed è trascorso un certo periodo di tempo senza che il risarcimento sia stato ottenuto. Temete quindi che il termine di prescrizione previsto dalla legge italiana sia ormai scaduto e che la vostra richiesta di risarcimento sia decaduta. Per questo motivo, vi chiedete: qual è il termine di prescrizione per la vostra richiesta di risarcimento in caso di incidente stradale? Fa differenza se è stato commesso un reato? È possibile e come si può interrompere la prescrizione?

Anche il diritto al risarcimento dei danni causati dalla circolazione stradale può cadere in prescrizione.

In particolare, la legge stabilisce che il termine di prescrizione è di due anni. È quindi necessario agire entro due anni dalla data dell'incidente stradale per ottenere il risarcimento.

In un certo caso, il periodo può essere più lungo, ossia se l'incidente si traduce in un reato penale per il quale la legge prevede un periodo di prescrizione più lungo. In tal caso, tale termine si applica anche alla richiesta di risarcimento. Ad esempio, se una persona subisce lesioni fisiche in un incidente stradale perché si tratta di un reato, può chiedere anche il risarcimento dei danni alle cose utilizzando il termine più lungo previsto per il risarcimento delle lesioni fisiche.

Se siete vittime di un incidente, ad esempio un semplice tamponamento con danni alla parte posteriore, di solito vi attivate per ottenere il risarcimento adeguato e presentate una richiesta formale di risarcimento alla compagnia di assicurazione del veicolo della controparte. La lettera raccomandata con la richiesta di risarcimento è idonea a interrompere il termine di prescrizione. Da questo momento ricominciano a decorrere i due anni necessari per determinare l'estinzione del proprio diritto. Anche una successiva azione legale promossa dall'assicuratore in assenza di un accordo di indennizzo o se la responsabilità della controparte non è stata riconosciuta può interrompere la prescrizione. Non c'è quindi da preoccuparsi se sono già passati due anni dalla data dell'incidente stradale. In realtà, ci sono molti modi per interrompere la prescrizione e quindi ricevere il risarcimento in modo appropriato e al momento opportuno senza estinguere il vostro diritto.